I FORMATI AUDIO DIGITALI:
CD - XRCD - SACD - HDCD - ETC.
MAGGIO 1984,
AVEVO 22 ANNI E PROPRIO PER IL MIO COMPLEANNO, MI REGALO IL MIO PRIMO CD PLAYER.
CONSIDERTATE ALL'EPOCA AVEVO, ED HO ANCORA, OLTRE 1000 LP, UNA CULTURA MUSICALE FATTA ASCOLTANDO SOLO DISCHI A 33 GIRI E SUONANDO LA BATTERIA IN UN SOFFITTA CON ALTRI QUATTRO MALATI COME ME.
ALL'IMPROVVISO, ECCOMI DAVANTI AD UN CASSETTINO CHE SI APRE PER INGHIOTTIRE UN DISCHETTO ARGENTEO CHE MI FACEVA PENSARE PIU' A STAR TREK O SPAZIO 1999 PIUTTOSTO CHE AI BEATLES O AI ROLLING STONES..........PER FARLA BREVE, ERO DAVANTI AD UN UN LETTORE CD SONY (ALL'EPOCA, OLTRE QUESTO, C'ERA SOLO IL PHILIPS).
INCANTATO DALL'OGGETTO, MI RENDO CONTO CHE NON AVEVO NEANCHE UN DISCO, COSI' ESCO DI CASA E NEL PRIMO NEGOZIO DI MUSICA, ACQUISTO IL CD "THE DARK SIDE OF THE MOON" DEI PINK FLOYD.....GIA' POSSEDUTO IN LP ED ECCELLENTE PEZZO USATO ANCHE COME TEST DI IMPIANTI.
TORNO A CASA, INFILO IL NUOVO DISCO CON TANTO TIMORE, STUPORE E CURIOSITA' E SPINGO IL TASTO PLAY.
CERTO, TUTTA UN'ALTRA GESTUALITA' DAL METTERE UN 33 GIRI SUL PIATTO!!!!
IL CASSETTO SI CHIUDE, PORTANDOSI DENTO IL CD APPENA SCARTATO......ALZO IL VOLUME MA NON SI SENTE NIENTE.......ALZO ANCORA.......MA NIENTE, ..........ALL'IMPROVVISO.........UN BOATO, ARRIVA DI COLPO IL SEGNALE MUSICALE IN COMPLETA ASSENZA DI FRUSCII E SCOPPIETTI TIPICI DEL VINILE A CUI ERO ABITUATO.
LO RICORDERO ' PER TUTTA LA VITA QUEL MOMENTO, ERA SERA, CIRCA LE 20, SENTIVO IN LONTANANZA LA SIGLA DEL TELEGIORNALE........INIZIAVA PER ME, IN QUEL MOMENTO, L'AVVENTURA MUSICALE NELL'ERA DELL'AUDIO DIGITALE........
DA QUANDO HO PROVATO GLI XRCD NON POSSO PIU' ASCOLATARE ALTRO, O MEGLIO, SONO DIVENTATO ANCORA PIU' ESIGENTE SULLE INCISIONI NEL FORMATO CD CLASSICO.
LA PRIMA VOLTA CHE HO MESSO UN XRCD NON CREDEVO ALLE MIE ORECCHIE. IL CAMBIAMENTO E' TALMENTE EVIDENTE (LEGGI UDIBILE) E STRAVOLGENTE RISPETTO ALL'ASCOLTO A CUI ERO ABITUATO, CHE NEANCHE IL CAMBIO DI UN CAVO O ADIRITTURA DI UN COMPONENTE DELL'IMPIANTO, AVREBBE POTUTO FARE TANTO. DA QUI L'IDEA DI ACQUISTARE IN VERSIONE XRCD ALCUNI DISCHI GIA' IN MIO POSSESSO E BEN CONOSCIUTI, SE NON USATI ADDIRITTURA COME DISCHI TEST.
CHE DIRE, IL RISULTATO E' A DIR POCO MOZZAFIATO.
FACCIO UN ESEMPIO, HO IN VERSIONE CD DIANA KRALL - THE LOOK OF LOVE. HO PRESO A CARO PREZZO LA VERSIONE XRCD DELLO STESSO DISCO E SEMBRA DI ASCOLTARE UN'ALTRA COSA. C'E' TANTO DI PIU'.
MA NON SOLO IN TERMINI DI DINAMICA, SOPRATTUTTO C'E' PIU' INFORMAZIONE, QUINDI PIU' DETTAGLIO, PIU' SCENA, PIU' PROFONDITA' E SEPARAZIONE TRA I STRUMENTI E LA VOCE SI E' SPOSTATA SU UN ALTRO PIANO, FIN'ORA SCONOSCIUTO. PRATICAMENTE HO DIANA KRALL SULLE MIE GINOCCHIA (MAGARI!!!) LA SUA VOCE SEPARATA DAL RESTO SUBITO SEGUITA DAL SUO PIANOFORTE. UNA VERA ESPERIENZA CHE CONSIGLIO A TUTTI QUELLI CHE NON HANNO ANCORA ASCOLTATO LA MUSICA IN XRCD 24 BIT DELLA JVC.
VALE TUTTI I SOLDI CHE COSTA, L'UNICO NEO, E CHE POI NON SE NE PUO' FARE PIU' A MENO.....!!!!!
NON MI PIACE PARLARE MALE DI NIENTE E DI NESSUNO, MA ANCORA, A DISTANZA DI ANNI, NON HO CAPITO LA DIFFERENZA IN TERMINI DI ASCOLTO, TRA UN CD ED UN SACD. COME DETTO SOPRA, SONO UN PO' ANIMATO DALLO SPIRITO DI SPERIMENTAZIONE E COSI' COME PER GLI XRCD E GLI HDCD, HO ACQUISTATO ANCHE QUALCHE SACD CHE GIA' AVEVO NELLA VERSIONE CD STANDARD, PER VEDERE, ANZI PER ASCOLTARE, CHE DIFFERENZE CI FOSSERO IN QUESTO NUOVO FORMATO DI ASCOLTO DELLA MUSICA SU SUPPORTO DIGITALE.
SARANNO LE MIE ORECCHIE, SARANNO I MIEI LETTORI, IO NON HO SENTITO NULLA DI PIU', ANZI, SE DEVO ESSERE SINCERO, HO SENTITO QUALCOSINA IN MENO. UN SUONO PIU' CUPO, SPENTO, CON SCARSA DINAMICA, SICURAMENTE NEUTRO E LINEARE, MA POCO ACCATTIVANTE E DI CERTO NON PREFERIBILE AL CD NORMALE.
CON L'USCITA DEGLI XRCD HO SMESSO DI ACQUISTARE SACD, ANCHE SE OGNI TANTO, PROPRIO PER VEDERE SE QUESTA MIA PERSONALE IMPRESSIONE E' SBAGLIATA, NE PRENDO UNO DI QUELLI SPECIALI, TIPO NAIM O LINN, MA AD OGGI ANCORA NON POSSO DIRE DI AVER SENTITO NIENTE CHE GIUSTIFICHI GLI SFORZI E GLI INVESTIMENTI CHE L'SACD HA COMPORTATO. RIPETO E' SOLO LA MIA OPINIONE, MA PREFERISCO SPENDERE 30 EURO PER UN XRCD PIUTTORSO CHE 24 O 26 PER UN SACD.
HDCD E' UNA CODIFICA AUDIO DELLA PACIFIC MICRONICS CHE PER UN CERTO NUMERO DI ANNI HA CARATTERIZZATO ALCUNI LETTORI CHE NE PORTAVANO GLI INTEGRATI DEDICATI APPUNTO ALLA SUA DECODIFICA. COME MIO SOLITO, COME ESCE QUALCOSA DI NUOVO DEVO SUBITO APPROFONDIRE ED HO PRESO, ALL'EPOCA, PARLIAMO DEGLI ANNI '90, UN SISTEMA DI CONVERSIONE DELLA AUDIO ALCHEMY IN TRE TELAI, MECCANICA, UNITA' ANTI JITTER E DAC CON APPUNTO LA DECODIFICA PER IL CD INCISI CON CODIFICA HDCD.
ANCORA ERAVAMO FRESCHI DI ASCOLTI FATTI CON IL VINILE E DEVO DIRE CHE ALCUNI DISCHI, CHE HO ANCORA, INCISI CONE QUESTO PROTOCOLLO, SONO MOLTO PIU' ASCOLTABILI DI ALTRI INCISI IN MODO TRADIZIONALE. C'E' UNA ATMOSFERA MOLTO ANALOGICA NELL'ASCOLTO DI UN HDCD, MA SI E' DIFFUSO POCO IN EUROPA, INFATTI I DISCHI SI TROVAVANO SOLO SU INTERNET, QUANDO ANCORA NON C'ERANO NE EBAY NE AMAZON ED ERA DIFFICILE OLTRE CHE COSTOSO PORTARNE A CASA QUALCUNO. PECCATO CHE IL CONCETTO NON SIA STATO SVILUPPATO O PROSEGUITO.