Recensione: REVOX B 760 TUNER
Dopo la musica la mia piu' grande passione e' la radio.
Non a caso in home page, la mia copertina mostra uno dei sintonizzatori piu' importanti, costosi e leggendari di tutti i tempi, il Sequerra Model 1 FM reference tuner!
I miei trascorsi da radioamatore, mi hanno sempre fatto gettare uno sguardo molto interessato al panorama dei sintonizzatori.
Sin dai tempi dei Sansui TU9900, parliamo della fine degli anni 70, fino ai recenti dab dei giorni nostri, la radio ha esercitato un fascino irresistibile su di me.
Ho una figlia e l'avrei voluta chiamare Elettra, come la figlia del grande Guglielmo Marconi, ma purtroppo ne moglie ne nonni me lo hanno permesso.
Considero Marconi il piu' grande uomo di tutti i tempi.
Se oggi parliamo al cellulare o navighiamo su internet, lo dobbiamo soprattutto a lui.
E' partito tutto da quel primo debole segnale radio che ha spalancato le porte della comunicazione globale odierna.
Fatta questa premessa e questo dovuto tributo all'inventore della radio, torno a parlare dell'applicazione in hifi di questo meraviglioso strumento che non e' tramontato neanche con l'avvento della televisione, la radio appunto.
Tra i sintonizzatori che hanno fatto la storia dei sintonizzatori, c'e' sicuramente il Revox B760.
Per un appassionato di radiantismo come me, questo apparecchio, per come si presenta, evoca sicuramente piu' l'immagine di una stazione di radioascolto piuttosto che un impianto hifi.
Il look e' molto professionale, oserei dire quasi militare, complice anche il colore e la finitura del case, che e' rivestito di una sorta di pellicola gommosa, molto piacevole al tatto (ma di facile usura ne tempo) che gli conferisce questa aria molto marziale.
I comandi, le spie, i tasti, i deviatori, tipici di revox, sono molto grandi, molto facili da azionare e ben realizzati.
Insomma e' una di quelle macchine fatte per durare e soprattutto per passare alla storia.
Se si pensa ai sintonizzatori in hifi, forse questo revox e' il primo che viene in mente, insieme al Magnum Dynalab, al citato Sansui, al Sequerra che ho messo in home page ad immagine di copertina di questo sito e forse qualche Mcintosh.
Il display e' a digit rossi, gli strumenti analogici indicano il segnale in entrata e la centratura della frequenza.
La manopola e' un blocco molto pesante e ben fatto in alluminio e la rotazione e' piacevolissima, in quanto e' asservita da un volano che ne rende le accelerazioni incredibili.
Le spie, grandi e luminose danno indicazioni sul tipo di ascolto stereo o mono ed altre informazioni relative al funzionamento.
sono presenti molte memorie, divise in banchi e gestite da grandi tasti.
Collegato all'impianto da subito una grande impressione di stabilita' e qualita'.
L'ascolto e' asciutto, definito e senza ronzii o rumori vari.
la presenza di molti filtri elimina tutti i disturbi da radiofrequenza e la eccezionale stabilita' rende la frequenza impostata ferma e indisturbata anche nella ricerca manuale, coadiuvata dagli strumenti, precisissimi.
e' una vera radio, costruita senza lesinare, il peso parla chiaro, siamo vicini ai 10 kg., e la qualita' si sente e si sentira' sempre.
Oltre tutto quanto detto, anche questo oggetto, sempre piu' difficile da trovare, mantiene una quotazione elevata e credo che nel tempo potrebbe anche incrementarsi.
Se lo avete, tenetelo, se lo cercate e vi capita, prendetelo.
non saranno mai soldi spesi male, anzi, potrebbero in qualche modo trasformarsi in un investimento.