Recensione: DENON TU 500
Questo meraviglioso sintonizzatore lo inserisco nella top ten degli apparecchi di questo genere, alla stregua del sansui tu9900, del revox b760 ed altri che hanno affollato il panorama delle radio in ambito hifi.
Prodotto dal 1975 al 1978 costava l'equivalente dell'epoca di una volta e mezza lo stipendio di un impiegato medio, 770.000 lire.
Denon come altri costruttori, colossi giapponesi o americani, solitamente si cimentavano, specialmente in quegli anni a produrre la perla rara, in ogni segmento, amplificatori, piastre, piatti, sinto, c'era sempre un fuori classe che in un modo o nell'altro entrava nella storia dell'hifi.
La cosa piu' interessante e inusuale sono i due strumenti laterali che insieme a quello di centratura della stazione, concorrono a dare informazioni sul segnale in ingresso e possono essere impiegati, a seconda delle esigenza, anche come vu-meter per misurare i db in uscita, esattamente come farebbe un amplificatore, sia entrambi, sia uno solo, mentre l'altro continua a dare informazioni sull'intensita' del segnale ricevuto in antenna.
Bello e' dire poco, ancora oggi che ascoltiamo la radio dab, le web radio, in auto o con il cellulare, questo apparecchio suscita interesse, quasi 9 kg. di altissima tecnologia, per l'epoca, con l'impiego di stadi a mos-fet e soprattutto un risultato sonico degno dei migliori dispositivi analogici.
da segnalare oltre a tutto il resto, la presenza dell'uscita per cuffia, con tanto di volume dedicato ed amplificazione in classe a single ended!
E' un vero piacere ascoltare la radio da dispositivi come questo.
Io lo tengo in ufficio e lo ascolto dalla cuffia o collegato a mini diffusori da pc, un sacrilegio per questo apparecchio che meriterebbe essere inserito in un impianto di rango, ma cosi' me lo godo molte ore al giorno perche' anche solo guardarlo e' un vero piacere.