AUDIO ANALOGUE MAESTRO CD E MAESTRO INTEGRATO
Mi permetto di cimentarmi in una recensione di due apparecchi che ho posseduto e dai quali sono particolarmente soddisfatto:
AUDIO ANALOGUE MAESTRO CD e MAESTRO INTEGRATO.
Ero andato in un negozio di alta fedeltà qui di Roma, precisamente Gradi hifi, per acquistare un CD2 dell'Audio Research.
Il negoziante, il buon Claudio Gradi, contro il suo interesse, mi ha consigliato di ascoltare il nuovo cd player di Audio Analogue, il Maestro "New" appena arrivato.
Inizialmente sono rimasto incantato dall'estetica del riproduttore, ho fatto un po di fatica a convincermi che fosse un prodotto italiano, sia ben chiaro, sono un nazionalista convinto, ma in hifi non mi sono mai avvicinato a marchi italiani e questa è la prima volta che ne posseggo uno, anzi, due!.
Per farla breve, dopo un lungo ed attento ascolto con i miei cd anche in parallelo con l'Audio Research CD2, ho acquistato il Maestro.
E' un apparecchio eccezionale, si chiama Digital Audio Processor, il che la dice lunga sull'impiego che se ne può fare, diciamo pure che la meccanica è un in più, principalmente è un convertitore D/A che accetta tutti i tipi di connessione ed ha uscite normali rca e bilanciate xlr.
Se proprio gli devo trovare un difetto, questo è sicuramente la meccanica, una Philips non delle meglio riuscite che ha creato qualche problema, in parte risolto dall'assistenza, ma niente di particolarmente serio e comunque nulla che influenzi il magnifico suono che si ottiene.
Ho inserito questo "gioiello" nel mio impianto che all'epoca, siamo nel 2001, che era composto da un pre Threshold T2 e da 2 finali Jeff Rowland model 1 che utilizzavo in modalità mono per pilotare delle ostili Magneplanar MGIII/a.
Ero al settimo cielo, ma questo, come tutti i sogni è durato poco, la mia gentile signora mi ha costretto a vendere le Magneplanar che non si "interfacciavano" bene con il salotto (purtroppo aveva ragione…sigh, sigh) e, una volta venduti questi meravigliosi diffusori è cominciato il mio calvario.
Non mi dilungo in tutte le prove che ho fatto in quasi un anno di "agonia", ora sono felice possessore di un altro "gioiello", forse dovrei dire "gioiellone" di casa Audio Analogue, il Maestro Integrato.
Dopo aver venduto tutto ed aver sostituito le Magneplana MGIII/A con delle "bellissime" Piega P5 Ltd. ero alla ricerca di un integrato che non mi facesse rimpiangere troppo le splendide elettroniche che avevo usato fino ad allora e mi semplificasse un po la vita, e dove è andato il mio pensiero? al "Mostro Italiano", il Maestro Integrato.
Un apparecchio completo, non manca nulla, c'è anche un interessante ed eccellente scheda phono, ingressi linea sia rca ed uno bilanciato (xlr), ottimi connettori per diffusori ed il telecomando, anche questo bellissimo, realizzato da un blocco di alluminio lavorato dal pieno.
Qui ho fatto un acquisto alla cieca, non l'ho neanche ascoltato, l'ho preso usato da un amico della provincia di Venezia, Marco, che ringrazio ancora, fidandomi delle sue informazioni, di tutto quello che avevo potuto leggere al riguardo su internet e della precedente esperienza con il lettore cd.
Credetemi, se il cd mi aveva stupito, questo mi ha sbalordito, altro che elettroniche americane, andate a vederlo e sentirlo se potete, 52 kg. ….. si ho scritto bene, 52 kg. netti di altissima tecnologia e qualità "Made in Italy"!!!
Qualità che trasuda dalla costruzione, dalla componentistica dal layout interno e dal telecomando.
Attenzione particolare ha dato il costruttore al cavo di alimentazione, fornendo in dotazione un bel cavo della BCD adeguato al livello e soprattutto all'assorbimento di questo enorme integrato.
Oggi sono ancora più orgoglioso di essere Italiano, ora che so che ci sono produttori nel nostro Paese in grado di creare oggetti come questi, pensavo che cose di questo genere fossero ad appannaggio unico di nomi come Mark Levinson, Jeff Rowland, Krell, Audio Research etc., mi sbagliavo e mi sbagliavo alla grande, si sbagliano tutti quelli che credono che i nostri prodotti sono inferiori ai blasonati ed altisonanti marchi esteri, guarda caso i Giapponesi che hanno fiuto per queste cose sono impazziti per questo amplificatore che qui da noi, almeno per ora, non è ancora stato recensito sulle testate di stampa specializzata.
S c h e d a t e c n i c a
Massima Potenza di Uscita (da 20 a 100khz, su entrambi i canali)
150W (carico di 8, qualunque fase)
300W (carico di 4, qualunque fase)
600W (carico di 2, qualunque fase)
Massima Potenza di Uscita (a 1kHz, carico resistivo)
169 W (8 load / carico di 8 )
330 W (4 load / carico di 4 )
625 W (2 load /carico di 2 )
Impedenza di ingresso Line 21 k /Linea 21k - MM 47 k / 220 pF; MC 100
Guadagno del preamplificatore 12 dB
Guadagno dello stadio di potenza 33 dB
Sensibilità nominale dell’ingresso fono MM 10mVrms - MC 1mVrms
Rapporto segnale/rumore ingresso linea (lineare) >90dB
Rapporto segnale/rumore ingresso linea (pesato ‘A’) >98dB
Rapporto segnale/rumore ingresso fono (lineare) MM >70dB; MC >60dB
Rapporto segnale/rumore ingresso fono (pesato ‘A’) MM >80dB; MC >70dB
Distorsione armonica totale <0.01% @ 1 Vrms / 47 k / 1 kHz
Larghezza di banda (3dB) 1Hz-250kHz
Separazione (a 1kHz, ingresso non utilizzato cortocircuitato)
RL >100dB; LR >100dB
Ingressi MM/MC Phono (PH1), Line 2/6 (Line 5 balanced)
Uscite Tape Out, Pre Out
Tensione nominale di alimentazione
115VAC / 230VAC 50/60Hz
(UK only) 240VAC 50/60Hz
Massimo assorbimento di potenza 1500 VA
Dimensioni totali
17.52" (W); 18.7" (D); 7.7" (H)
445 mm (W); 475 mm (D); 195 mm (H)
Peso 52 Kg.