APRILE 2019
La storia di questo giradischi è molto curiosa.
Ho uno dei miei più cari amici a Monaco di Baviera, è un vero n. 1 in campo hifi e non solo, un giorno mi segnala l'annuncio di un Oracle Delphi proprio su Roma, dove io abito.
Non me lo ha segnalato solo per il giradischi in se, ma principalmente per il braccio che vi era montato: un meraviglioso Acos Lustre GST801 da 10", prodotto dalla casa nipponica per mano del progettista Koshin Denki.
Incuriosito più dal braccio dunque, che dal giradischi, l'ho acquistato pagandolo davvero poco, praticamente ho acquistato il tutto al prezzo del braccio.
L'affare l'ho fatto perchè il motore dell'Oracle si era fuso ed era stato sostituito con qualcosa di simile ma che perdeva i giri di tanto in tanto.
Portato a casa, ripulito e bel lubrificato, mi sono reso conto che il Delphi, un pò come tutti gli Oracle, così come i Michell, è davvero un bel giradischi.
A parte il risultato sonico che è opinabile quanto soggettivo, la bellezza non si discute.
Piano piano me ne sono innamorato, considerate che venivo proprio da un Michell Gyrodec con alimentatore Gyropower e braccio SME IV, per cui ero in fase di downgrade rispetto al precedente, ma il fascino dell'Oracle mi ha incantato tanto da portarmi ad investire in un nuovo motore con tanto di controller esterno, prodotto dalla Origin Live, una ditta britannica specializzata proprio nella sostituzione di motori per giradischi ed in modo particolare degli Oracle.
Non ho speso poco, 430,00 sterline circa più spedizione dal Regno Unito, per un motore con tanto di staffe ad hoc per il montaggio ed una scatola in alluminio, che vedete sotto al giradischi nelle foto che seguono, alimentata da un adattatore.
Montato tutto, ho sostituito l'alimentatore da parete con uno stabilizzato preso su AliExpress molto bello e performante, con tanto di voltmetro digitale sul frontale, più adatto anche esteticamente alla situazione.
Il braccio mi è stato sistemato, cosi' come il giradischi dal mago "Daniele",un artigiano proveniente dall'orologeria, appassionato di hifi e specializzato nella riparazione di testine, ma che estende il suo immenso knowhow ovviamente anche al campo dei giradischi.
Soldi alla fine ne ho spesi, ma il risultato è eccellente, non sono uno che riesce a dire come suona un giradischi rispetto ad un altro, so solo che ne ho cambiati parecchi in questi ultimi anni, ma questo resiste e resisterà per molto tempo.
Mi ha fatto riscoprire ancora di più il calore e le armoniche del vinile, complici anche le due testine MC ad alta uscita, una Sumiko Blue Point Evo III hi ed una Denon DL110.
Ovviamente è iniziata la caccia ad un Oracle Delphi MK VI ad un prezzo umano, su cui poi montare questo braccio da 10" che è una meraviglia tecnologica, poco conosciuto ai più, ma realizzato con materiali di eccellenza, completamente magnetico sia nei contrappesi che nell'antiskating.
Successivamente ho cambiato il cavo al braccio con uno in argento puro, da 1,2 mt., ho fissato con dei dischi biadesivi tre punte sotto i tre plinti di appoggio ed ho messo sotto delle sottopunte molto belle e ben fatte, in acciaio e grafite.
Da un artigiano del plexiglass mi sono fatto fare una campana di copertura molto bella e grande che potrò utilizzare con qualunque giradischi dovessi mai decidere di prendere.
Ora è tutto perfetto, il perno è stato pulito e lubrificato, la cinghia e nuova cosi' come il motore, il cavo di segnale e la testina.
Serve solo il tempo per goderselo, ma la magia delle note del vinile viene restituita in modo davvero emozionante.
Il giradischi per me rimarrà la sorgente migliore con cui apprezzare la musica.
NOVEMBRE 2020
Sempre l'amico di Monaco di Baviera, mi ha trovato un altro giradischi, questa volta, spero davvero definitivo, un MICRO SEIKI RX1550 alla cui prova vi rimando cliccando sul link contenuto nel nome stesso.