MCINTOSH MCT 450 CD/SACD TRANSPORT
NOVEMBRE 2019
Acquistata nuova insieme ad altre elettroniche Mcintosh in permuta dal buon Mino di Prinzio, l'ho aperta per provarla e scrivere questa breve recensione. Richiusa nel suo doppio imballo e' l'ho rivenduta dopo soli due mesi, esattamente come nuova, con garanzia attivata l'11/2019 e valida fino a tutto l'11/2024.
Ho ritenuto ridondante la presenza di un altro player oltre al Cocktail Audio X45pro che incorpora comunque una meccanica
Dopo aver posseduto ed apprezzato i cd player di casa mcintosh prima l' MCD301, l' MCD 500 ed infine l'MVP871, arrivo a questa meccanica cd/sacd perche' ho deciso di tornare ad un impianto mono-marca ed insieme ho preso il preamplificatore a valvole con dac interno Mcintosh C2600 al quale questa MCT450 si collega tramite un cavo proprietario con un protocollo di trasferimento dati di altissima qualita', velocita' ed assenza di errori di jitter (tipo i2s).
La livrea e' quella consueta di Mcintosh dell'ultima generazione, con frontale in vetro e fianchetti in metallo e base cromata in acciaio inox.
La meccanica silenziosa e precisa ha il cassetto in alluminio, l'apertura e la chiusura sono fluide e come detto silenziosissime, tutto lascia trasudare qualita'.
Il display, a mio avviso un po piccolo, ma molto luminoso, fornisce le usuali informazioni sul tempo trascorso o restante, ma, quando inserito un sacd, informa sul titolo dell'album, l'artista ed ogni traccia all'inizio, lascia scorrere il relativo titolo.
Bellissimo il nuovo telecomando, per fortuna mcintosh ha abbandonato quei telecomandi economici che diventavano subito appiccicosi ed ha adottato dei nuovi realizzati un plastica dura di ottima qualita' ben rifiniti con tasti non gommati.
L'unita' essendo una meccanica di trasporto pura, ha solo uscite digitali e troviamo la menzionata MCT (una specie di connettore pentapolare tipo s-video) la classica coassiale elettrica a 75 ohm, un'ottica toslink ed anche un aes/ebu xlr a 110 ohm.
Bella e' bella, fa bene il suo lavoro, lasciando, nel mio caso, il compito di tradurre i dati trasferiti al preamplificatore Mcintosh C2600 che al suo interno incorpora un dac molto avanzato (probabilmente lo stesso che equipaggia il D150) capace di risoluzioni elevate, 32 bit per 384 khz ed quindi in grado di riprodurre oltre ai SACD, tutti i file ad alta definizione.
La meccanica e' silenziosa, sempre pronta e veloce, non sembra avere gli impuntamenti o le indecisioni riscontrate sui modelli MCD301 ed MCD500.
Come suona?
Non so come suona, posso solo dire che fa bene il suo lavoro, di trasferimento dei dati letti dal supporto ed inviati al dac, a cui tocca l'onere maggiore, ossia tradurre in musica il codice binario ricevuto.
Detto questo, credo che il cd come supporto, stia morendo come negli anni 80 mori' il vinile. Ma la storia recente ci insegna che a volte si procede su strade che forse non portano a risultati migliori di quelli già ottenuti, per cui ritengo che la musica liquida avrà un diffusione dominante nei prossimi anni e forse, com'è accaduto ai giradischi, anche i cd-player vivranno una nuova stagione negli anni a venire, almeno cosi' mi auguro.